La scadenza per il
pagamento dell'acconto Tasi è fissata per il 16 giugno. Ma
prima di spiegare come si paga chiariamo chi deve pagare: tutti i fabbricati
compresa l'abitazione principale e le relative pertinenze che sono esenti da
Imu. Sono esclusi i terreni agricoli. Solo poco più di duemila (sugli oltre
8mila) hanno deliberato le aliquote Tasi entro il termine fissato del 23
maggio e quindi solo chi risiede in questi centri è tenuto a pagare
l'acconto entro il 16 giugno. L'aliquota standard è dell'uno per
mille da applicare sul valore dall'immobile determinato con gli stessi
moltiplicatori dell'Imu. Il Comune può decidere di aumentarla fino al 2,5 per
mille o anche ridurla o azzerarla ad esempio per gli immobili che già pagano
l'Imu massima del 10,6 per mille. Il comune può anche applicare una maggiorazione
dello 0,8 per mille per finanziare le detrazioni sull'abitazione principale
arrivando quindi al 3,3 per mille.
Non è più prevista
l'agevolazione di 200 euro che esisteva per l'Imu ma il singolo comune può
stabilire delle proprie agevolazioni. Tra le grandi città che hanno stabilito
l'aliquota ci sono Napoli, Milano e Torino. Se la delibera arriva
successivamente l'acconto dovrà essere versato entro il 16 ottobre (è il caso
di Milano e di Roma). L'acconto Tasi è in genere pari al 50 per cento come
per l'Imu ma il singolo comune potrebbe stabilire percentuali diverse. Per le
abitazioni principali rimane da chiarire se, in assenza di delibera comunale
pubblicata entro il 31 maggio, andrà versato l'acconto a ottobre oppure se la
tassa si verserà interamente il 16 dicembre come previsto per ora dalla legge.
Il saldo è fissato per tutti il 16 dicembre.
Il calcolo - Il percorso del calcolo è lo stesso dell'Imu: si prende
la rendita dell'immobile, la si moltiplica per 1,05 e poi per una serie di
coefficienti che cambiano in base alla tipologia di immobile. Il coefficiente
160 è per i casi più diffusi;: abitazioni, cantine e solai, box e posti auto,
tettorie. Il moltiplicatore 80 per gli uffici e 55 per i negozi e le
botteghe.
Fonte ;Liberoquotidiano.it
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