Calcolo dell’aggiornamento ISTAT
Il momento in cui fare l’aggiornamento ISTAT dipende dalle clausole contrattuali che lo riguardano. Ci due tipi di riferimento alla variazione dell’indice FOI nei contratti:
- Indice del mese di cadenza annuale del contratto. Cioè se il contratto è partito il 1/9/2007 allora l’aumento ISTAT da applicare nel 2008 deve essere fatto con l’indice FOI del mese di settembre 2008. L’unico problema (e non da poco) di questo tipo di riferimento è che l’ISTAT ha in media un ritardo di un mese e mezzo nella pubblicazione degli indici. Nel nostro esempio, a settembre 2008 troveremo pubblicato l’indice di Luglio 2008. Quindi l’aggiornamento ISTAT, per essere sicuri di aver l’indice di settembre, dovrà essere fatto a Novembre 2008. Riassumendo: se il vostro contratto prevede questa clausola, allora l’aggiornamento lo dovete fare due mesi dopo la cadenza annuale.Questo tipo di riferimento non viene più utilizzato nei recenti contratti perché ha due svantaggi:
- Bisogna fare il conguaglio delle mensilità dovute in precedenza all’aumento ISTAT. Questo punto possiamo spiegarlo con il seguente esempio:Locazione 4+4 a partire dal 1/9/2007 con pagamento trimestrale e canone mensile di € 1.000,00. Il primo aggiornamento verrà fatto a Novembre 2008 quando siamo sicuri di trovare l’indice di Settembre 2008. Supponiamo che l’aumento ISTAT calcolato sarà di € 20,00 mensili, quindi il nuovo importo delle rate sarà di € 3.060,00 (€ 1.020,00 x 3 mesi). La rata di settembre al momento del calcolo dell’aumento ISTAT (11/2008) è già stata pagata con il canone iniziale (€ 3,000,00), quindi nella rata di Dicembre 2008 avremo anche il conguaglio per gli aumenti dovuti nei mesi precedenti (€ 60,00 = € 20,00 di aumento per Settembre, Ottobre e Novembre). Quindi l’importo della rata di dicembre sarà di € 3.120,00 (€ 3,060 + € 60,00).
- L’imposta di registro per le annualità successive non può essere calcolata con esattezza. La registrazione annuale deve essere fatta entro 30 gg dalla cadenza annuale del contratto, utilizzando per i calcoli l’eventuale canone aggiornato. Il problema sta in che l’aumento ISTAT del canone con questo tipo di riferimento viene fatto due mesi dopo; quindi al momento della registrazione non sapremo con esattezza quale sarà il canone aggiornato e di conseguenza non potremo calcolare con certezza la tassa di registro. Possiamo riprodurre una situazione del genere con il seguente esempio:Locazione 4+4 di un appartamento a partire dal 1/9/2007 con canone mensile di € 500,00 e aumento ISTAT nella misura del 100%. Supponiamo che l’ultimo indice ISTAT pubblicato a Settembre sia del 2%, allora la tassa di registro sarà di € 122,00 (arrotondamento di € 122,40 = 2% del canone annuo aggiornato di € 6.120,00 = € 6000,00 + 2% ISTAT). Se è l’indice di settembre 2008 pubblicato a novembre fosse del 2,3% allora la tassa di registro sarebbe di € 123,00 (arrotondamento di € 122,76 = 2% del canone annuo aggiornato di € 6.138,00 = € 6.000,00 + 2,3% ISTAT).
- Ultimo indice disponibile alla cadenza annuale del contratto. Per esempio se il contratto è partito il 1/9/2007, allora l’aumento ISTAT del 2008 dovrà essere fatto poco prima del 1/9/2008 utilizzando l’ultimo indice FOI pubblicato dall’ISTAT (che quasi certamente sarà quello di Luglio 2008).
Gli indici FOI possono essere trovati sul sito dell’ISTAT (http://www.istat.it) oppure potete utilizzare gratis la Calcolatrice di DATOS per scaricare da internet gli indici aggiornati, fare il calcolo dell’aumento ISTAT e dell’imposta del registro. Inoltre con questa calcolatrice potrete compilare, in modo guidato, e stampare il modello F23 per il pagamento della tassa di registro.
Per il calcolo dell’aggiornamento ISTAT, oltre che all’indice FOI, è necessaria la percentuale da applicare all’indice FOI (es:calcolata nella misura del 75% della variazione dell’indice FOI). Nei vecchi contratti equo canone questo valore era di solito del 75%; nei nuovi contratti si tende a specificare il 100%.
Il calcolo dell’aggiornamento ISTAT lo potete fare gratuitamente con la Calcolatrice di DATOS oppure utilizzando la seguente formula:
Dove le variabili sono:
Ca - Canone aggiornato
Cp - Canone precedente
P – Percentuale da applicare all’indice
I – Variazione dell’indice FOI dell’ISTAT (questo valore può essere negativo)
Vediamo ora un esempio con i seguenti valori:
Cp = € 500,00
P = 75%
I = 2%
fonte affitti.wordpress.com
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