venerdì 22 marzo 2013

Gli italiani e le spese condominiali


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26.300 euro, ovvero circa 1.256 euro a famiglia, è la spesa che in media deve sostenere un condominio italiano in un anno a causa degli eccessivi consumi: 27.900 metri cubi di gas e 56.000 kg di CO2 l’anno. E pensare che basterebbe un intervento di riqualificazione energetica in grado di abbattere almeno del 32,5% dei consumi per risparmiare ben 8,3 miliardi di euro.
I dati giungono dalla mappatura energetica di oltre 1.280 condomini in Italia (più precisamente in 37 province del Nord) condotta da Domotecnica – Divisione Condomini e pubblicata oggi da Casa24Plus. L’indagine, svolta a partire dal 2009 ad oggi dalle imprese associate, è frutto di una «Campagna di diagnosi energetica gratuita» portata avanti sul territorio in collaborazione con gli enti locali che hanno aderito al Patto europeo dei sindaci per ridurre le emissioni del 20% e aumentare il risparmio energetico.
L’INDAGINE. Dai dati raccolti è emerso l’identikit del condominio medio italiano: impianto centralizzato alimentato a metano, di medio-piccole dimensioni (circa 21 alloggi), situato nel nord Italia, con una caldaia sovradimensionata. Analizzando i consumi, la ricerca ha messo in luce che, grazie ad un intervento sugli impianti o sulle dispersioni termiche, l’edificio-tipo italiano potrebbe risparmiare fino a 8.328 euro l’anno, quasi 400 euro a famiglia. E la riduzione potrebbe raggiungere anche il 48%-50% nel caso del cambio del combustibile da gasolio a metano, mentre si riduce al 15% ove si utilizza il teleriscaldamento.
Inoltre, dall’analisi è emerso che il 70% dei consumi energetici nel residenziale è dovuto ad usi termici e che il taglio dei costi è più alto quando l’impianto centralizzato provvede anche alla produzione di acqua calda sanitaria. In quest’ultimo caso, infatti, è possibile installare un sistema di pannelli solari termici che integrano l’apporto energetico con adeguati sistemi di accumulo. Spesso, inoltre, il dimensionamento della caldaia viene fatto senza tenere conto delle dispersioni, dell’analisi del fabbisogno e dei picchi di produzione dell’acqua calda sanitaria, generando sprechi evitabili.
LEGAMBIENTE PROPONE I CERTIFICATI BIANCHI. Un’altra proposta per ridurre le bollette dei condomini è stata presentata anche da Legambiente che, in pratica, propone di introdurre una nuova scheda nel sistema dei titoli di efficienza energetica (TEE), basata sui valori derivanti dalla certificazione energetica delle abitazioni prima e dopo l’intervento. Con questa proposta per la riqualificazione energetica di complessi edilizi residenziali con almeno 5 alloggi attraverso l’utilizzo dei titoli di efficienza energetica e delle Esco, Legambiente pensa di poter portare una riduzione media del 50% dei consumi delle abitazioni, certificata dal salto di classe energetica.
Fonte :Mioaffitto

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